Ambito: politica internazionale.
Oggetto: Misure per contrastare il fondamentalismo islamico e incentivare la tolleranza e il rispetto tra i popoli e le religioni.
Proposta: "Democrazia in Movimento sollecita il Governo Italiano ad intraprendere ogni misura necessaria finalizzata ad istituire l'embargo sui prodotti, sui commerci, sul petrolio, della Arabia Saudita e del Qatar. Il Governo Italiano deve sollecitare gli organismi internazionali di cui fa parte a intraprendere le dovute iniziative al fine di obbligare le monarchia assolute dell'Arabia Saudita e del Qatar a consentire:
1) Libere e democratiche elezioni;
2) Parità di genere tra uomini e donne;
3) libertà religiosa per tutte le confessioni;
4) Tutela di tutte le minoranze e di tutti gli orientamenti politici, sociali, sessuali, filosofiche e religiose.
Le iniziative devono necessariamente comprendere: la cessazione di ogni forma di commercio del petrolio da e con quei Paesi; la cessazione di ogni forma di commercio delle armi; la revoca dell'assegnazione al Qatar delle olimpiadi del 2020; istituzione di una Commissione Indipendente con mandato di verificare i rapporti finanziari tra le monarchie assolute dell'Arabia Saudita e del Qatar con previsione di congelamento di ogni bene riconducibile a dette monarchie ove non collaboranti con la Commissione.
Motivi della proposta: I recenti attentati che hanno sconvolto il cuore dell'Europa e lo stillicidio pressoché quotidiano di attentati, barbare uccisioni, violenze, che insanguinano molti Paesi del Medio Oriente, dell'Africa, dell'Asia, in nome di fondamentalismi religiosi riconducibili ad una visione barbare dei rapporti umani, sociali, politici, economici, rendono ineludibile una risposta forte e coerente della Comunità Internazionale.
A questo punto non serve a nulla operare sulle moltitudini di folli che nel nome di inesistenti precetti religiosi insanguinano parti sempre più estese del mondo, occorre incidere e debellare le cause di questi fondamentalismi, ossia le monarchie assolute che vogliono esportare - con la forza delle armi e del terrore - modelli inaccettabili di società.
L'ISIS va combattuto, come andava combattuto AlQaida, per la evidente, palese, insanabile contrasto con i principi che ormai sono patrimonio dell'Umanità intera, che trovano la loro sublimazione in varie costituzioni e soprattutto nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (
http://www.ohchr.org/EN/UDHR/Documents/UDHR_Translations/itn.pdf ).
Tra queste monarchie assolute sicuramente vanno annoverate l'Arabia Saudita e il Quatar, Paesi che esprimono un rifiuto assoluto dei principi e dei precetti espressi nella Dichiarazione del 1948.
Se vogliamo debellare il fondamentalismo religioso non possiamo che agire con adeguate misure per costringere i Paesi dove il fondamentalismo religioso, con ciò che questo comporta, sono pratica ed espressione dello Stato stesso, ad applicare le regole universalmente accettate di tolleranza religiosa, di parità tra i generi, di libertà democratiche, di libertà personali.
Vanno dunque applicate quelle misure di embargo già sperimentate nei confronti di altri Paesi, come l'Iran, fino a quando queste monarchie assolute non accettino senza riserve i principi di democrazia e di libertà coessenziali alla pacifica convivenza tra tutti i popoli.