Riunione del 16 Marzo 2014 a Bologna
Presenti:
In Sala:
Slego (Alessandro Stoppa)
Paolo Schiavi
Valentino Tavolazzi
Gino Ferdinando Albettino
Giuseppe Capobianco
Valeria Politi
Fulvio Biagini
Raffaele De Sandro Salvati
Marisa Toffanin
Ivano Mazzacurati
Beatrice Quattrini
In Webinar:
Anna Ricci
Valerio Fata
Massimo Sernesi
Rossano Recchia (solo mattina)
Luigi Intorcia (solo mattina)
Cesco Pronio
Marco Di Agostino
Fabio D?Anna
Stefano Baccolini
Maurizio Aronica (solo mattina)
Alessandro ?Slego? Stoppa:
ho aperto la riunione, facendo un breve riassunto e ricordando il perch? era stata indetta la riunione, e cio? per un chiarimento fra gli associati, in merito ai fatti avvenuti da dopo l?estate nel 2013, fatti che avevano portato all?allontanamento di associati, ad accuse fra associati e far si che non ci fosse pi? lo stesso clima di fiducia che c?era agli inizi dell?avventura DiM. ho ricordato che ad Aprilia in 19 all?unanimit? avevano votato favorevole a questa riunione, ma che solo in 4 di quei 19, eravamo fisicamente a Bologna.
Massimo Sernesi:
I problemi sono nati pi? o meno dopo l?incontro di Palermo, quelli che partecipavano hanno smesso di partecipare e altri hanno iniziato a partecipare chiedendosi se era lecito decidere visto che alcuni erano assenti. Ho spinto anch?io per andare avanti perch? non si poteva bloccare tutto.
Il problema ? anche il rapporto tra lavoro nazionale e lavoro sul territorio, ho sempre detto che devono andare avanti insieme perch? la visibilit? nazionale aiuta a formare i gruppi territoriali. Dobbiamo chiederci cosa fare per aiutare chi ? da solo nella sua zona. Ma ci vuole anche un minimo di partecipazione nazionale, anche per dire che va bene quello che si sta facendo. Altrimenti si finisce per intervenire solo per contrastare le cose che non ci piacciono apparendo come disfattisti.
Beatrice Quattrini:
servono verbali e decisioni non prese in webinair, deve poter partecipare al voto anche chi non c?? in webinair. dobbiamo essere qualcosa di pi? grande del m5s
Valerio Fata:
servono queste riunioni come valvola di sfogo, mi sarebbe piaciuto che ppf ci dicesse come si sta muovendo prima di leggerlo dai giornali. dim deve iniziare a lavorare sul terriotorio come stanno facendo loro, anche se lazio e palermo hanno gi? cominciato.
Luigi Intorcia:
premetto un rapido escursus sulla situazione post Palermo e rilevo che sarebbero bastate altre due tre settimane al massimo per completare lo statuto. Questo non ? stato possibile per una volont? a dir poco inconcepibile di crare difficolt? insormotabili a chi voleva invece completare il percorso ?statuto?. Un gruppo di 12 persone circa si ? presa la responsabilit? di completare cercando in ogni modo possibile ed immaginabile di tutelare tutti, anche chi non partecipava. Poi altri mesi e mesi di discussioni e di votazioni delibere di precisazioni estenuanti e continue incomprensioni.
Siamo infine arrivati al 5 dicembre e abbiamo chiuso lo statuto, restava il regolamento che abbiamo ultimato in circa 20 giorni, quindi quasi un intero anno, a discutere del ?mono tema?. Ora DIM ? autonomo e stiamo aspettando la registrazione dell?atto per avere la possibiit? di aprire un conto corrente dove consentire il versamento dei contributi volontari, per gestire al meglio le spese minime che permettano il funzionamento di DIM. Per le questioni territoriali sul Lazio cosi come in Sicilia e per Ferrara esistono delle realt? che determinano la conseguenza che DIM come movimento nazionale, non ? pi? arrestabile. Auspico una rapida soluzione dei problemi che ci sono stati in modo positivo e costruttivo, abbandonando la polemica e dedicandoci a sviluppare la base programmatica di DIM tutelando precipuamente chiunque intenda partecipare anche nel processo decisionale interno, che secondo me ? eccessivamente spostato sul liquid. Bisogna trovare il sistema di consentire a tutti di poter esprimere la volont? e non solo con il liquid . Da parte mia ribadisco che non ho nulla contro chiunque sia in DIM.
alle 13,10 pausa per il pranzo, si riprende alle 14:30
Pomeriggio dalle 14,50
Presenti:
In Sala a Bologna:
Slego (Alessandro Stoppa)
Paolo Schiavi
Valentino Tavolazzi
Gino Ferdinando Albettino
Giuseppe Capobianco
Valeria Politi
Fulvio Biagini
Raffaele De Sandro Salvati
Marisa Toffanin
in audio conferenza su webinar
Anna Ricci
Valerio Fata
Massimo Sernesi
Cesco Pronio
Pietro Ingenito (solo pomeriggio)
Marco Di Agostino
Fabio D?Anna
Stefano Baccolini
Salvatore Levato (solo pomeriggio)
Valerio Fata:
Problemi di Milano: c?era un gruppo precostituito e abbiamo fatto fatica ad integrare nuove persone. si pu? superare questo se nelle diverse votazioni non si fa blocco e si vota ognuno per la propria idea, cos? da avere ogni volta maggioranze diverse e creare blocchi.
Alessandro ?Slego? Stoppa:
ho richiamato la riunione a restare sul tema della riunione, a non fotografare solo l?esistente, e ad affrontare i motivi che hanno portato l?assemblea DiM a non avere pi? quel clima di fiducia fra associati che c?era all?inizio, a proporre soluzioni su come andare avanti
Alessandro Crociata:
l?accusa di essere antidemocratici ci deve far riflettere.
Massimo Sernesi:
Mi dispiace ci sia scarta partecipazione fisica oggi, personalmente la mia presenza ad Aprilia era gi? una deroga. Dopo pasqua sar? in paternit? e in Italia e conto di andare a visitare il gruppo di Ferrara. Ha sbagliato chi ha detto che non c?? niente da chiarire, purtroppo lo dice perch? per lui ? chiaro un retropensiero che non ? comprovato. Ma non credo lo possiamo espellere per questo. La mancanza di risposte chiare e dirette sul forum ? stata una concausa, credo sia di fatto per questo che Crociata non ? presente. Io ero ad Aprilia perch? avevo prenotato per tempo perch? ero sicuro che l?incontro ci sarebbe stato.
Valerio Fata:
che rapporto vogliamo tra dim nazionale e liste locali? federalista? come convogliare le energie che stanno nascendo sulle questioni europee su dim se vogliamo che essa abbia solo rilievo comunale?
Alessandro Crociata:
Ritengo necessario precisare che spesso si creano incomprensioni dettate da un deficit di comunicazione. Esempio ne ? l?assemblea di Aprilia, la quale doveva servire alla elezione degli organi statutari e al confronto interno e poi si ? trasformato anche nell?evento mediatico poi in effetti realizzato.
Personalmente avevo proposto un ordine del giorno finalizzato alla discussione interna. Questa mia personale posizione non ha trovato la maggioranza dei consensi. Credo che vada accettato senza farne un dramma.
Credo vada verificato se abbiamo un comune sentire, una comune visione delle cose. Cosa che non ritengo del tutto scontata.
Ritengo che non si possa ipotizzare una contrapposizione tra intervento locale e nazionale. Credo che sia un falso problema. La forma di intervento principale della politica non pu? che essere locale, i territori sono l?anima e il fondamento dell?azione politica. Questo credo che non possa essere oggetto di discussione.
Ovviamente, dobbiamo pure riconoscere il diritto di coloro che ritengono di intervenire solo sulle tematiche di livello nazionale, senza che ci? vada ritenuto sbagliato o inefficace.
Il vero punto di ragionamento dovrebbe essere quello relativo alla interazione tra i vari livelli della elaborazione politica e lo scambio di informazioni, esperienze, di sostegno tra le varie anime del Movimento. Questo dovrebbe essere il vero collante di DiM.
Massimo Sernesi:
Stiamo analizzando gli errori del passato perch? questo incontro deve servire a toglierci i sassolini dalle scarpe e chiarire alcune cose che hanno suscitato polemiche. Ad esempio il ?caso? del gruppo di Cento che per? si pu? ben capire leggendo la discussione sul forum. Ne stanno uscene proposte per risolvere i problemi: ad esempio io propongo un minimo di partecipazione anche per chi si concentra sul lavoro territoriale (almeno il voto in lqfb) e una migliore comunicazione tra i gruppi locali e dim.
Alcuni parlano come se fossimo ancora a Novembre, questa riunione era stata richiesta allora ma le cose sono gi? cambiate. I webinar non sono pi? deliberativi e lo dimostrano le discussioni se lo possano essere quelli per le policy di lqfb.
Da tempo discutiamo le proposte anche sul forum e le decisioni le prediamo su lqfb.
Il gruppo c??, ed ? quello che ha fatto statuto e regolamento, solo che non ci sono tutti i soci e non ci sono molti di quelli che erano nel gruppo iniziale. Abbiamo lavorato da tempo per recuperarli, non li abbiamo ignorati n? demonizzati, e questo ? un punto di forza di DiM.
A chi ha retropensieri dico sempre che primo non sono veri o comunque comprovati e secondo DiM deve dimostrare di essere pi? forte. Perch? di persone che vogliono fare polemica o che hanno retropensieri o che vogliono comandare senza consenso ce ne saranno altre. Il metodo deve tranquillizzarci in questo senso e aiutarci a gestire le situazioni.
E? importante che ppf sottoscriva statuto e regolamento, eventualmente anche dopo l?approvazione delle policy lqfb, e che ci informi meglio delle attivit?.
Che Valeria Politi avesse una sorta di delega di ppf per discutere le policy di lqfb lo scopriamo oggi.
Gino Ferdinando Albettino : Dopo Palermo nasce DIM Lombardia con lo scopo e il fine di attivit? locali che presentassero Dim a livello territoriale in stretta relazione con DIM nazionale attraverso la pubblicazione di iniziative e verbali di riunioni nel Blog di DIM nella sezione DIM Milano. Una iniziativa verbalizzata veniva espropriata e senza votazione gestita da soci DIM nazionali senza una deliberazione e in contrasto con una deliberazione e verbale del gruppo lombardo, sull? opposizione a questa procedura e pratica scorretta si ? scatenata una raffica di offese che ancora continuano e pi? grave la deligittimazione di persone e la scomparsa dal territorio di qualsiasi iniziativa Dim in Lombardia, Di questi fatti gravi in DIM nessun commento nessuna resoponsabilit?.
Alessandro Crociata:
Il livello comunale, regionale e nazionale devono conciliarsi, non sono in antitesi.
Molte delle persone che volevano un confronto non ci sono. si chiede un nuovo confronto.